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venerdì 28 novembre 2014

Tenerezza

Buongiorno il tempo tiranno ha fatto si che il mio blog rimanesse li in stand by. Io comunque sto lavorando. Oggi vi mostro le copertine realizzate da Pina e da me per il progetto "copertine dell'amore" del forum de "I folletti laboriosi".


La prima copertina è stata realizzata interamente da Pina. Per la seconda io ho provveduto a uncinettare le mattonelle e lei le ha assemblate. Sono state lavorate usando lana misto seta e sono meravigliosamente morbide. Andranno a scaldare qualche piccino con tutto il nostro affetto. Buon venerdì. Tiziana

domenica 9 novembre 2014

Libri, libri e ancora libri

Eh! si, come dice il titolo in questa piovosa giornata parlerò dei libri che ho letto in questi ultimi mesi anche perché mi sono accorta di non aver aggiornato più nulla in merito.
Mettetevi comode e iniziamo
La lunga vita di Marianna Ucrìa di Dacia Maraiani


Marianna appartiene a una nobile famiglia palermitana del Settecento. Il suo destino dovrebbe essere quello di una qualsiasi giovane nobildonna ma la sua condizione di sordomuta la rende diversa: "Il silenzio si era impadronito di lei come una malattia o forse una vocazione". Le si schiudono così saperi ignoti: Marianna impara l'alfabeto, legge e scrive perché questi sono gli unici strumenti di comunicazione col mondo. Sviluppa una sensibilità acuta che la spinge a riflettere sulla condizione umana, su quella femminile, sulle ingiustizie di cui i più deboli sono vittime e di cui lei stessa è stata vittima. Eppure Marianna compirà i gesti di ogni donna, gioirà e soffrirà, conoscerà la passione.

Esattamente come il titolo è stato un libro un po' lungo e lento ma ho voluto terminarlo, in qualche modo la vicenda mi trascinava verso la fine.


Léonie di Sveva Casati  Modignani


In una grande dimora, alle porte di Milano, vivono i Cantoni, proprietari da tre generazioni delle omonime prestigiose rubinetterie. In apparenza, ogni componente della famiglia ha una personalità lineare. Nella realtà, ognuno di loro nasconde segreti che lo hanno segnato. È la regola dei Cantoni: ci sono situazioni che, anche se note a tutti, vanno taciute. Si tace perfino sulla vena di follia che affligge Bianca, la matriarca di questa dinastia. Un giorno entra in scena Léonie Tardivaux, una giovane squattrinata francese che sposa Guido Cantoni, l'unico nipote di nonna Bianca. La ragazza si integra così bene con la famiglia da assimilarne tutte le abitudini, compresa la legge del silenzio su certe vicende personali. Questo non le impedisce di essere una moglie esemplare, una madre attenta, una manager di talento, in grado di guidare con successo l'azienda nel mare ostile della recessione economica. E intanto coltiva il suo segreto, quello che ogni anno, per un solo giorno, la induce a lasciare tutto e a rifugiarsi in un romantico albergo sul lago di Como. Ancora una volta, Sveva Casati Modignani cattura i lettori con una saga famigliare che copre quasi un secolo di storia italiana, dagli anni Venti fino a oggi, e mette in scena personaggi incantevoli: uomini intelligenti, autentici e lungimiranti, che hanno al loro fianco donne forti, capaci di consigliarli e sostenerli, donne insostituibili.

Questa vicenda mi ha letteralmente conquistato, un libro decisamente scorrevole, di quelli che vuoi arrivare alla fine e quando hai chiuso l'ultima pagina ti spiace di averlo già terminato. Lo consiglio per una lettura piacevole.

Il gioco delle verità di Sveva Casati Modignani



Roberta è una giovane libraia in piena crisi esistenziale e coniugale. Ha due figli e un marito, Oscar, sposato contro il parere di tutti, e che ora le appare incapace di rispondere ai suoi bisogni e di assumersi fino in fondo le responsabilità di una famiglia. Una dolorosa consapevolezza che la induce a ripercorrere il passato e a scoprire le radici del suo disagio che risale all'infanzia, trascorsa negli affetti avvolgenti della famiglia paterna, dove la madre Malvina brillava per l'assenza. Femminista convinta nel turbolento periodo del Sessantotto, Malvina aveva scelto di vivere a modo suo e di affidare la figlia al compagno, che di fatto l'ha cresciuta. Da questa mancanza nascono, nel tempo, drammi, malintesi, conflitti irrisolti e anche scabrosi segreti. Ed è solo dissipando queste ombre che Roberta riuscirà a superare la crisi e a riconciliarsi con se stessa. Una storia di legami profondi e passioni intense in cui Sveva Casati Modignani, attraverso il sofferto confronto fra due generazioni di donne, racconta come eravamo e come siamo

Stesso stile del precedente scorrevole e veloce da leggere.... non avevo letto nulla di quest'autrice fin'ora e mi sta appassionando. 

E per finire cambio di genere: 

Tre atti e due tempi di Giorgio Faletti


"Io mi chiamo Silvano ma la provincia è sempre pronta a trovare un soprannome. E da Silvano a Silver la strada è breve". Con la sua voce dimessa e magnetica, sottolineata da una nota sulfurea e intrisa di umorismo amaro, il protagonista ci porta dentro una storia che, lette le prime righe, non riusciamo piú ad abbandonare. Con "Tre atti e due tempi" Giorgio Faletti ci consegna un romanzo composto come una partitura musicale e teso come un thriller, che toglie il fiato con il susseguirsi dei colpi di scena mentre ad ogni pagina i personaggi acquistano umanità e verità. Un romanzo che stringe in unità fili diversi: la corruzione del calcio e della società, la mancanza di futuro per chi è giovane, la responsabilità individuale, la qualità dell'amore e dei sentimenti in ogni momento della vita, il conflitto tra genitori e figli. E intanto, davanti ai nostri occhi, si disegnano i tratti affaticati e sorridenti di un personaggio indimenticabile. Silver, l'antieroe in cui tutti ci riconosciamo e di cui tutti abbiamo bisogno.


Conoscevo già Faletti come autore, avevo letto Io uccido e Niente di vero tranne gli occhi (il mio preferito), anche qui tanti colpi di scena e talvolta fiato sospeso... si mi ha convinto. Infatti ora leggerò Appunti di un venditore di donne ma devo iniziarlo e ancora non vi so dire nulla. 
Buona lettura. Tiziana